Entrare nel mercato del Sud-est asiatico: ottimizzare l’ingresso attraverso il benchmarking multi-paese
Per gli investitori che esplorano le opportunità offerte dal Sud-est asiatico, è essenziale considerare l’uso di un servizio di benchmarking multi-paese per identificare le destinazioni più promettenti nella regione. Utilizzando un servizio di questo tipo, è possibile valutare con precisione i vantaggi e gli svantaggi relativi di ciascun paese, in base agli obiettivi aziendali specifici, al settore di riferimento e ai requisiti associati.
Hub di investimento emergenti del Sud-est asiatico
Quando si valutano investimenti nel Sud-est asiatico, in particolare per chi cerca alternative o diversificazione dal mercato cinese, la regione offre prospettive interessanti. La vicinanza geografica alla Cina, i costi operativi relativamente più bassi e le politiche governative favorevoli rendono i Paesi del Sud-est asiatico una scelta allettante. Questo è particolarmente vero per le aziende che desiderano adottare una strategia China +1, con l’obiettivo di integrare le loro attività esistenti in Cina o di stabilire ulteriori strutture in un altro stato nella regione.
Negli ultimi anni, il Vietnam è emerso come destinazione privilegiata per gli investitori che seguono un approccio China plus one. L’aumento dei costi in Cina e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti hanno spinto molte imprese internazionali a esplorare siti produttivi alternativi nei Paesi vicini. Il Vietnam, in particolare, ha attirato l’attenzione per la sua abilità nel promuovere un ecosistema produttivo flessibile e favorevole ad attività produttive di maggior valore.
Questa tendenza non si limita al Vietnam. Altri mercati dell’ASEAN, come Indonesia, Thailandia e Malesia stanno infatti attirando sempre di più l’attenzione degli investitori stranieri che cercano di diversificare la loro produzione. Queste Paesi offrono una combinazione di costi competitivi, infrastrutture solide e vantaggi commerciali grazie alla loro integrazione all’interno della regione.
Strategia China-plus-many
Piuttosto che aderire a una strategia China +1 molti investitori stanno ora adottando l’approccio più completo China-plus-many (lett. “Cina più molti [paesi]”), che prevede la strutturazione di catene di approvvigionamento globali in più Paesi del Sud-est asiatico per limitare i rischi e migliorare l’efficienza dei costi.
I paesi pronti a beneficiare maggiormente di questa strategia sono quelli che offrono vantaggi competitivi come manodopera a basso costo, infrastrutture ben sviluppate e perfetta integrazione nelle catene di approvvigionamento regionali. I candidati di spicco includono, tra gli altri, Vietnam, Indonesia e Malesia.
Oltre a queste nazioni del Sud-est asiatico, mercati avanzati e vicini come Corea del Sud e Giappone offrono prospettive interessanti per la produzione di alto valore e l’innovazione tecnologica. Per le aziende occidentali, i forti legami commerciali e politici con questi Paesi possono consolidare ulteriormente la loro posizione di mercato nella regione.
Scegliere il mercato giusto, perché optare per uno studio di benchmarking multi-paese?
La scelta della posizione ottimale per un investimento nel Sud-est asiatico richiede un’attenta valutazione di diversi fattori. Ogni paese dell’area presenta una serie unica di punti di forza e di debolezza, rendendo il processo decisionale complesso per le aziende straniere, soprattutto per quelle che stanno trasferendo le loro operazioni dalla Cina.
Inoltre, fattori esterni come disastri naturali, tensioni geopolitiche, controversie commerciali e pandemie possono interrompere le catene di approvvigionamento e le attività produttive. Diversificare le operazioni in più paesi può aiutare a mitigare l’impatto di tali eventi imprevedibili.
Per poter valutare un investimento in modo informato, gli investitori spesso si rivolgono a fornitori di servizi professionali che offrono studi di benchmarking multi-paese. Questi studi analizzano parametri chiave come il panorama politico, l’ambiente economico, il quadro giuridico e normativo, l’infrastruttura logistica, il mercato del lavoro, le politiche fiscali e le capacità produttive in diversi paesi.
Sebbene ogni studio sia personalizzato in base alle esigenze del cliente, di seguito illustriamo brevemente i parametri più importanti tipicamente utilizzati quando si svolge uno studio di benchmarking:
- Panorama politico
L’ambiente politico e la stabilità di un paese possono avere un impatto significativo sulla facilità di fare affari, le opportunità di investimento e la crescita complessiva delle imprese. Ad esempio, un governo stabile con un partito forte e dominante può indicare un impegno a lungo termine verso determinate iniziative e priorità di investimento. Al contrario, segnali di disordini interni possono avere un impatto negativo sulle operazioni aziendali. Inoltre, è importante considerare le barriere non tariffarie che possono complicare le attività, come le procedure burocratiche, i sussidi interni legati a politiche populiste, e così via.
- Contesto economico
L’esame dell’ambiente economico e dei principali indicatori economici è fondamentale per comprendere il potenziale attuale e futuro di un mercato. Questi fattori influenzano direttamente le opportunità e gli ostacoli che l’azienda potrebbe incontrare. Ad esempio, la volatilità valutaria può rendere difficile prevedere con precisione il flusso di cassa, poiché improvvisi cali di prezzo possono ridurre il margine di profitto mentre i costi rimangono costanti.
- Contesto legale e normativo
Un quadro giuridico e normativo favorevole può avere un grande impatto sulla capacità di operare senza intoppi e ridurre al minimo i rischi. L’analisi dei quadri attuali offre una panoramica completa delle procedure normative e amministrative nei diversi paesi. Queste informazioni consentono di valutare come verranno gestite le operazioni e l’entità dei rischi normativi che si possono incontrare nei mercati di riferimento.
- Analisi sulla struttura
Questa analisi esplora le opzioni ottimali per la costituzione della tua azienda. È essenziale ricercare le opzioni disponibili, i relativi processi, eventuali requisiti speciali di licenza e i metodi per rimpatriare i profitti alla sede centrale. Questi dettagli forniscono una chiara visione della potenziale tempistica di avviamento e della fattibilità della presenza nel paese di destinazione. È importante non essere sorpresi da requisiti imprevisti che potrebbero compromettere i piani e le operazioni ad essi connesse. Inoltre, è essenziale scegliere la struttura giuridica più adatta alle esigenze aziendali, garantendo la conformità legale e l’ottimizzazione dei costi.
- Siti produttivi
In ciascun paese esistono variazioni regionali significative, con località o aree specifiche più adatte a particolari settori. È importante, dunque, confrontare le aree di produzione all’interno dei paesi target che si adattano al proprio settore. Raccogliere e analizzare i dati consente di valutare l’idoneità complessiva del paese rispetto ad altri. Per un’analisi più approfondita puoi anche scegliere un approccio più specifico, confrontando zone economiche o regioni selezionate di paese con quelle di un altro.
- Analisi sull’ambiente lavorativo
Le leggi sul lavoro variano significativamente da paese a paese, e le aziende devono considerare attentamente le normative che possono essere applicate. È inoltre importante assicurarsi di poter reperire manodopera qualificata sufficiente o adatta al settore di riferimento e studiare le migliori pratiche per proteggere sia l’azienda sia i dipendenti, puntando al contempo sulla fidelizzazione.
- Analisi logistica
L’infrastruttura logistica può variare in modo significativo da paese a paese. Le aziende devono valutare attentamente i costi e le capacità logistiche. Questo tipo di analisi esamina le reti esistenti e i costi associati nei paesi di destinazione, fornendo una comprensione chiara dei costi e dei tempi necessari per trasportare le merci a livello nazionale e internazionale.
- Tasse e tariffe
regimi fiscali possono essere complessi e variare notevolmente da paese a paese. Per comprendere l’entità della loro esposizione fiscale nei vari paesi, è fondamentale per gli investitori essere a conoscenza delle politiche esistenti. Sebbene molti paesi dell’Asia meridionale e sud-orientale abbiano adottato regimi fiscali favorevoli per attrarre investimenti esteri, è essenziale valutare se il contesto fiscale consente una gestione e crescita efficaci dell’attività. Un’analisi approfondita dei regimi fiscali può aiutare a determinare come strutturare l’entità per minimizzare l’onere fiscale. Tuttavia, è consigliabile consultare un professionista fiscale per comprendere appieno come strutturare l’investimento prima dell’ingresso nel mercato e sfruttare tutte le efficienze fiscali disponibili.
Conclusioni
Attraverso ricerche approfondite e una due diligence accurata, gli investitori possono individuare le località più promettenti per l’espansione o la ristrutturazione aziendale. Collaborare con fornitori di servizi esperti, che possiedono una conoscenza approfondita dei mercati del sud-est asiatico, può migliorare significativamente il successo degli investimenti e ridurre al minimo i rischi associati all’ingresso e al funzionamento nel mercato.
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